La propoli è una miscela di sostanze resinose raccolte dalle api su alcune parti vegetali (gemme, apici, corteccia). In Lombardia la raccolta maggiore viene fatta sui germogli dei pioppi, ma anche su querce, pini, abeti, betulle, salici, frassini.

È considerata un prodotto agricolo ma difficilmente si trova nella forma resinosa originale. Viene utilizzata per la preparazione di innumerevoli prodotti come caramelle, creme, unguenti, estratti idroalcolici, oleoliti, alimenti composti con altri prodotti dell’alveare (miele, polline, propoli e pappa reale).

Viene sempre più spesso utilizzata anche in agricoltura, per proteggere le piante contro attacchi fungini e virali.

Le vernici dei violini di Stradivari contenevano anche propoli.

Composizione

La composizione è estremamente variabile, soprattutto in relazione della pianta di origine. Riportiamo qui la composizione media della propoli di pioppo.

Frazione balsamica, derivata dalla resina della pianta:

  • 40-70% resine vegetali (alcooli, esteri, flavoni, flavonoidi, fenoli, aldeidi, chetoni, …)
  • 3-5% oli essenziali
  • Frazione non balsamica, addizionata dalle api:
  • 20-35% cera
  • 5% sali minerali, polisaccaridi, carboidrati, vitamine

Produzione

Le api raccolgono la resina soprattutto nelle ore più calde della giornata, quando è più morbida, staccandola e trasportandola nell’alveare utilizzando il terzo paio di zampe, come per il polline. Nell’alveare la propoli sarà addizionata di cera ed enzimi salivari e poi utilizzata come costruttivo/riempitivo, isolante e per rivestire le cellette dei favi, in particolare quelle che conterranno le uova.

E’ possibile ricavare la propoli da un alveare in due modi: raccogliendo quella che le api depositano naturalmente dentro l’arnia, oppure stimolando le api a produrne in maggiore quantità (e qualità) creando zone che naturalmente tenderanno a ‘propolizzare’, cioè chiudere con la propoli, come il posizionamento di reti o pareti forate. Le reti verranno poi prelevate e messe in freezer, per rendere dura la propoli e staccarla facilmente dalla rete.

La propoli si può raccogliere durante tutta la stagione produttiva (marzo-ottobre), anche se il periodo di maggiore raccolta è l’autunno, in preparazione della stagione fredda.

Conservazione

La resina pura si conserva in vasi o contenitori chiusi, preferibilmente scuri.

Per la conservazione dei prodotti a base di propoli bisogna fare riferimento alle indicazioni date dal produttore.

Colore, odore, sapore

Il colore è molto variabile, nel mondo esistono propoli gialle, verdi, rosse, nere. La proproli che si produce in Lombardia va dal giallo ocra al marrone scuro. Ha un odore e un aroma aromatico resinoso tipico e un sapore dolce a volte leggermente amaro. La consistenza varia molto in base alla temperatura.