La cera è una sostanza prodotta direttamente dalle api, attraverso ghiandole che la secernono posizionate sotto l’addome. L’attività di queste ghiandole è massima attorno al 18°-19° giorno di nascita. Le api utilizzano la cera per costruire i favi dove vengono immagazzinati il miele, il polline e dove vengono allevate le larve. L’essere umano nel corso dei millenni l’ha utilizzata per diversi scopi: otturazioni dentarie, illuminazione, costruzione tavole di scrittura, scultura e pittura, impermeabilizzazione, imbalsamazione, ecc

Oggi viene utilizzata come additivo alimentare, con il codice E901, per rivestire caramelle, formaggi e salumi. Viene utilizzata anche in cosmetica, farmaceutica, belle arti e per la costruzione di condensatori.

Spesso viene richiesta per la produzione casalinga di cosmetici o trattamenti per il legno.

Composizione

È una miscela di alcune centinaia di composti, principalmente idrocarburi, acidi grassi liberi, esteri e alcoli. Non è solubile in acqua, compatta, fragile al freddo, elastica a temperature elevate, con una resistenza maggiore attorno ai 32-35°C. Fonde a circa 63°C.

Produzione

La cera è recuperata dalla fusione di favi vecchi o danneggiati (cera di favo) oppure dalla disopercolatura durante l’estrazione del miele (cera di opercolo). Quest’ultima è la più pregiata. E’ oggetto di continuo recupero e riutilizzo, soprattutto per la produzione di fogli cerei tramite fusione, poi stampa o laminazione.

I favi o gli opercoli vengono prima fusi e trasformati in lingotti dal peso variabile. Questa operazione può essere fatta con apparecchi che sfruttano il calore solare oppure il vapore.

I lingotti vengono poi purificati, sterilizzati e rifusi, per dare vita a  nuovi fogli cerei che saranno rimessi all’interno dell’alveare al bisogno.

Conservazione

L’unico nemico della cera è una tarma, la Galleria mellonella, che si nutre di bozzoli larvali delle api, presenti nei favi. Cibandosi anche della cera va quindi a distruggere tutta la struttura del favo. La cera fusa, purificata e sterilizzata, in panetti o fogli cerei, non è soggetta ad attacchi massivi di Galleria. Con il tempo potrebbe affiorare sulla superficie del foglio o del panetto una patina bianca, dovuta agli alcoli, che non ne preclude l’utilizzo.

Colore, odore, sapore

Ha un colore variabile, dal bianco al marrone, principalmente giallo carico. Ha un odore aromatico caratteristico, e un sapore leggermente balsamico.